domenica 20 settembre 2015

Sintesi 36° Giornata, Maia, Merano.


COLPO GOBBO NELL'OW LANA, DOVE I COLPI DI SCENA SONO STATI TANTI QUANTI QUELLI DEL PREMIO DEGLI ASSI DI FEBBRE DA CAVALLO.

La tris di Gabriella aveva pagato venti milioni, quella di Ilenia Nero paga invece 2.015 euro in una lunga girandola di colpi di scena.

A cura di Matteo Mancini.

COURTIER DU VAL
Il più forte crosser degli anni '90.
(Foto Ippica.biz)

Anonima giornata di tranisizione a Merano, in attesa dei gran premi del prossimo lungo week-end altoadesino con tutte le classiche della stagione e la presenza dell'ospite irlandese Hurricane Fly a fare da apripista alla sfilata della Gran Corsa Siepi
Il programma propone quattro prove in ostacoli, nelle quali figurano tre debuttanti tutti nella maiden o vendere per quattro anni intitolata a Ow Lana, quindi uno steeple e una prova per tre anni sulla carta dagli esiti piuttosto preventivabili e un interessante cross country aperto anche ai fantini dedicato al celebre Courtier du Val mattatore della disciplina qualche anno fa e vincitore di ben tre Pr. Nazioni (la cui prossima edizione si terrà sabato prossimo venturo), edizioni 1995, 1996 e 1999. Una piccola parentesi su questo cavallo portato a Merano da Civel e poi passato nelle mani di Eric de la Motte e che ricordo con piacere facendo parte di quell'epoca in cui seguivo le prove in ostacoli direttamente da casa e in diretta. Una vera e popria belva dei Cross, spesso associata a Marco Bozza, che quando scendeva in pista era assai difficile da battere. Per lui, oltre il ricordo, parlano i numeri e sono numeri impressionanti. Giunto in Italia a quattro anni (correrà fino a tredici), da prima come trasferte estive per poi ritornare in patria, ha disputato in Italia 58 corse vincendone 35, con 16 ulteriori piazzamenti. Ha preso inoltre parte a  due edizioni del G.P Merano (1992, 1994) ottenendo come miglior piazzamento un sesto posto in una delle edizioni più qualitative della classica ovvero quella del 1994, quando vinse Or Jack, su Lord Madonna da Longobarda (niente a che fare con L'Allenatore nel Pallone, ma gran cavallo persino in piano), il piazzato del Grand National Dockland Express e il primo vincitore classico di Paolo Favero Cristel Night (era presente inoltre il vincitore del Grande Steeple Chase di Roma Tiptan e il futuro stallone Miocamen, purtroppo ritirato sul campo). Ha preso parte a tutte le classiche dedicate ai crosser, autore inoltre di impressionati filotti di vittorie consecutive con sette vittorie di seguito ottenute sia dal luglio del '98 all'agosto del '00, sia dal marzo del '94 al settembre del '94, con altre sei vittorie consecutive marcate dal maggio del '96 al maggio del '97 che sarebbero potute diventare dodici se nell'Ettore Tagliabue di Grosseto (gran premio in cross della pista) non avesse perso da Sea Laurel montato dall'amazzone Cecilia Gatta. Ha vinto tre edizioni del Pr. Nazioni, un'edizione dell'Amedeo Duca d'Aosta di Treviso (1994), un'edizione del Cross Internazionale di Torino (1994), quattro edizioni del Cross Internazionale di Merano (1994, 1995, 1996, 1997), piazzadondosi poi in ulteriori edizioni nonché nel Pr. Tagliabue a Grosseto e nell'Argenton Grande Steeple Chase di Roma (battuto da Gaburn con l'amazzone Beatrix Marie). Un cavallo che dovrebbe quindi comparire nel bignamino dedicato ai più forti ostacolisti ammirati in Italia.

Veniamo però al presente e partiamo dall'Ow Lana dove succede di tutto e di più e dove sembra di assistere al Gran Premio degli ASSI, ma non quello in steeple bensì quello cinematografico. Ritirato sul campo Fantastico Daniele, dichiarato front runner della vigilia, tutto sembrerebbe presagire a un assolo da un capo a un altro di Pacchianillo convincente nella prova contro il leader dell'intero movimento ovvero High Master. Il livello infatti è basso, fatta eccezione per tre debuttanti che sembrano però tutto tranne che fenomeni. Le quote al totalizzatore sono in linea al valore del cavallo, rapportato alla categoria: 1,47, non paga nemmeno mezzo. Il controfavorito è Windfinder, quattro abbondante e mai vincitore in ostacoli. Riceve poi appoggi, tra l'altro pure il nostro su chorse, Craftsmanship che segna il ritorno della SIBA nelle mani di Francesco Contu e che vanta buona genealogia. Il figlio di Mastercraftsman (secondo a scendere in pista in ostacoli quest'anno dopo l'unico ad aver battuto veramente High Master, che pure non ha a che fare col Craftsman, vale a dire Imperioso) è quotato a sette a uno. Quote stellari per gli altri, tra cui Swilken di Paolo Favero che debutta in Italia e in ostacoli e che in dodici corse disputate in Inghilterra non ha mai vinto ed è reduce da sei non piazzamenti consecutivi in categoria modesta, modestissima, addirittura penultimo a Lingfield nell'ultima corsa disputata, a vendere, davanti a chi porta il nome dello sponsor con con Jochen Rindt, su Lotus, divenne campione del mondo di F1, per giunta postumo (unico a esserci riuscito in F1), ovvero Gold Leaf. Il fucsia, da Halling (stallone che rievoca il primo cavallo con cui Favero ha vinto il G.P. Merano, ovvero il Joy, e che è già stato rappresentanto in corsa nel 2015 da Vespro Place dell'Incolinx), pagherebbe 14 a 1 ed è affidato a Gary Derwin. E' il quarto cavallo del campo, oltre ci sono La Tripolina, secondo debuttante, a 15, che arriva dalle vendere per i colori del quasi omonimo dello storico interprete di Courtier du Val cioè Marco Bozza, essendo di Marco Bozzi per il traininer di Ilaria Saggiomo che, curiosamente, appare al posto di Raffaele Romano; quindi Nelly Darrier della Razza Dormello Olgiata, a 18, che non solo non ha mai vinto in carriera ma non è neppure mai arrivata seconda, quindi Carioca Black a 21 a 1.
In pista succede di tutto e si verifica subito un colpo di scena. Swilken si isola al comando, va via con grande sicurezza e prende qualcosa come duecento metri di vantaggio alla compagnia, praticamente salta con una siepe di vantaggio. Pacchianillo, con i nuovi colori di Lino Scarpellini, è il primo che, a quasi metà corsa, decide di prendere in mano le operazioni. Piccola parentesi su questo importante proprietario (persino allevatore) pluripiazzato in piano in L e Gruppo, con i vari Mayoul, Pursuit of Life, L'Esorcista, Bhanumat, Miss Sultin, Sesso Forte, Fujico, Capire e un Lusso Scialla, nonché vincitore con Shoko del Pr. Coolmore, L, con Gimmy del Pr. D'Alessio, Gr.3, del Pr. Toscana, L, Circo Massimo, L e del Conte Felice Scheibler, R, nonché piazzato in Gr.1 grazie al 3° posto nel G.P. di Milano e al 4° nel Pr. della Repubblica, e con Fairy Efisio, ma soprattutto con Saratoga Black vincitore dell'Ambrosiano, Gr.3, e piazzato nel Derby, Gr.2, nel G.P. di Milano, Gr.1, e nel St.Leger, Gr.3, fino a  Sunday's Brunch vincitore del Pr.Bereguardo, L) uno che ha debuttato nel 2000 con un altro futuro specialista dei cross country ovvero il Sergente Garcia e che ha avuto anche Luxury Baby, Lo Zoccolo Duro, Wet and Wild e Rumba Sound, futuri discreti ostacolisti con l'ultimo dei quali ha pure debuttato in ostacoli piazzandosi nel Neni da Zara (Gr.3) e nel Vanoni (Gr.2)
Sull'accelerazione di Pacchianillo il gruppetto degli inseguitori si sgrana. Nelly Darrier segue il sauro a un paio di lunghezze, seguono a un decina di lunghezze Carioca Black e Craftsmanship, più indietro La Tripolina.
A Marlengo Pacchianillo va largo, larghissimo, praticamente non gira. Ha uno strano scarto anche Windfinder che in coda al gruppo non salta la prima siepe della dirittura opposta a quella di arrivo. Swilken imbocca la curva conclusiva con poco meno di una siepe di vantaggio da Nelly Darrier. Il cavallo è stanco, ma Gery Derwin insiste nell'azione, non modera, ma lo chiama al maggiore impegno, rifilandogli quattro frustate prima dell'ultima conclusiva. Sul salto finale il sauro si riceve scartando a sinistra e facendo volare l'irlandese per le terre. Epilogo davvero imprevisto. Sembra di vedere Gold Champion compagno di colori di Rackmaninov nella Prova Internazionale Cavalieri Dilettanti, quando spianò la strada con Marco Bozza a un soggetto griffato Blackwell. E allora doccia svedese per Paolo Favero, ma soprattutto per coloro che in tribuna pregustano un vincente, un'accoppiata e una trio da sogno. Cade allora Swilken che aveva un vantaggio di quindici abbondante sugli immediati inseguitori. Derwin si nasconde dietro lo steccato, forse farebbe meglio dietro al siepone che costeggia la pista. Nelly Darrier perviene allora a prendere il comando nel tratto finale con la Nero che pensa Very Well e va a vincere nel Premio che sembra fare il verso al paese di sua provenienza, ovvero Lana, che ci pare pure a tema visto certi svedesi di un tempo. La dormelliana viene così a vincere la prima corsa in carriera, regalando a Ilenia Nero la soddisfazione di essere una delle non tante allenatrici ad aver vinto con i prestigiosi colori del duo Federico e Lydia Tesio. Craftmanship in seconda contiene il ritorno de La Tripolina, quarto vicino il Carioca ovviamente Black a chiudere una corsa dai risvolti thriller. Esito finale pazzesco, quote stellari, musica sul campo dagli altoparlanti  Matti di Renato Zero, a sottolineare l'imprevedibile Ciao Darwin Finale. Zero come gli scommettitori vincitori sul campo. Vincente 16,73, accoppiata 50 a 1, trio oltre duemila euro. Tutto questo e altro a Maia...
Quarto successo stagionale, tutti a Merano, per Ilenia Nero (risalita in sesta posizione allenatori) e Ivan Cherchi (undicesimo in classifica fantini, quarto a Merano), ma anche per la Razza Dormello Olgiata da allevatore (secondo posto nella relativa classifica), primo successo da proprietario.

Nessuna sorpresa, per la redazione, nel Pr.Loccatelli dove le prime due scelte, dichiarate su Chorse, fanno primo e secondo, regalando un'accoppiata da 6 a 1 e un vincente da due abbondante.
Alcydon Fan, con corsa attendista, vince la sua prima corsa del 2015 (non vinceva da agosto dello scorso anno) andando a piegare nel tratto finale un buon Monello alla prima sugli ostacoli alti. Niente da fare per Tweety Kash che aveva provato il salto di categoria, in apparente regresso (ma non per noi) anche Crack Chichi e Merguib col grigio calato a traguardo lontano e l'altro Favero incapace di dare filo da torcere ai primi due limitandosi a chudere in terza.
Da segnalare che lo stallone Johnny Red Kerr centra la prima vittoria in ostacoli in Italia nel 2015 dopo quindici tentativi. Quindicesimo successo per Vana sr, sedicesimo per il figlio Vana jr, fin qui deludente a Merano avendovi vinto appena cinque corse.

Nel Courtier du Val delude Salar Fircroft solo terzo e disperso da un Well Dressed formato nazioni. Il Dashing Blade, favorito al peso e interpretato da Dominik Pastuszka, rifila diciassette lunghezze al compagno Monte Pelmo, all'ennesimo piazzamento stagionale, e oltre venti al portacolori del Marchese Guglielmi.
Mai visto Priory Bay, rimasto in coda al drappello e lanciato da Vana jr a prendere il quarto posto con buon tratto finale. Male pure Uni Light, quinto e mai in corsa. Ultimo posto per Interim che deve correre in altre categorie, pur se ben montato da Stefani autore di altra corsa di testa.

Nel Rotary Club Sbarazzino, da noi dato come nostro favorito (controfavorito per gli scommettitori), è tornato a vincere con grande allungo finale, necessario per andare a prendere una sorprendente Cortefranca che ha condotto la prova con grande margine di vantaggio ed è stata ben moderata da El Rrherras. La femmina, estremissimo outsider, ha dosato bene le energie e quando è stata avvicinata, da Sbarazzino e dalla nostra seconda scelta Kandhamal, è ripartita resistendo, nel tratto piano finale, all'attacco del portacolori di Paolo Favero. Bella corsa e buona monta, questa, di El Rrherras.
Deludente, in quarta, Kamaran che non ha dato segni di progresso. Quinto il discontinuo Misterium davanti alla rientrante Nostalgia di Fano e a Katros, entrambi in forte regresso.
Tornano dunque alla vittoria Davide Columbu e Francesco Contu (quinto successo stagionale) con un figlio di Scopa d'Assi, cavalla che era di proprietà di Scarpellini, cioè il proprietario di Pacchianillo favorito nella prova con cui abbiam aperto l'articolo e che è scartato a Marlengo; vittoria che mancava al sardo da fine giugno quando trionfò, sempre con Sbarazzino, ironia della sortenel Pr. Marlengo.
Da segnalare poi, per gli amanti delle curiosità, la doppietta messa a segno dallo stallone Red Rocks, non siamo certi nel poter dire che sia il primo caso nella stagione ostacolistica, che è padre sia di Sbarazzino che di Cortefranca e che va a ottenere la seconda vittoria stagionale. Dunque un risultato magistrale per il figlio di Galileo.


Lo stallone RED ROCKS
da GALILEO e PHARMACIST (Machiavellian)
centra la prima doppietta stagionale nel Rotary Club
e potrebbe esser l'unico a esserci riuscito
nella stagione ostacolistica
(Foto da bloodstock.racingpost.com)

Conclusione dedicata agli stalloni, in attesa dei prossimi gran premi. Il compianto High Chapparal, grazie al duo High Master e Signor Tiziano, è lo stallone che guida la classifica generale. Il figlio di Sadler's Wells, in quattordici corse, ha ottenuto sette vittorie e cinque piazzamenti e conduce davanti di due lunghezze a Intense Focus e King Charlemagne, entrambi penalizzati dal fatto di esser rappresentati da un solo soggetto capace di vincere. Il primo ha ottenuto cinque vittorie e quattro piazzamenti con Solar Focus, il secondo invece, pur disponendo di due figli, ha ottenuto cinque vittorie e tre piazzamenti con Sol Invictus (Miosole non si è mai piazzato).
Dietro ai tre figura Kheleyf in virtù delle quattro vittorie e un piazzamento del crosser Nils.
Seguono otto stalloni con tre vittorie a testa, tra cui i plurirappresentati Montjeu, Mujahid, Samun e Dylan Thomas (da cinque a tre figli). Completano One Cool Cat, Royal Applause, Dane Friendly e Domedriver.
Lo stallone che ha avuto il maggior numero di figli in pista è stato Hawk Wing, con sette figili (due vittorie e 14 piazzamenti), davanti a Red Rocks che ne ha avuti sei, quindi Shirocco e Mujahid a cinque.
In totale, su 273 cavalli in pista, sono stati 190 gli stalloni rappresentati, di cui 137 con un solo prodotto, 28 con due e 7 con tre.





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